Brasile | 2 | : | 1 | Corea del Nord |
Fatica molto più del previsto il Brasileper superare la matricola della Coppa del Mondo, quella Corea del Nordavvolta nel mistero ma capace di tenere sotto scacco gli uomini diDunga per quasi un'ora di gioco. C'è voluto un gran gol di Maicon al 54' per sbloccare una situazione complicata. Decisiva la rete di Elano al 74' ben servito dall'ispirato Robinho che ha reso vana la meritatissima rete di Yun Ji a cinque minuti dal termine.
Quella andata in scena a Johannesburg è sembrata la rivisitazione dell'epica sfida tra Davide e Golia. Il "Davide" in questione era la piccola quanto misteriosa Corea del Nord costretta ad incontrare sul proprio cammino il gigante del calcio mondiale, un "Golia" verdeoro, il Brasile di Carlos Dunga. L'esito alla vigilia era scontato, si scommetteva solo su quanti colpi il gigante avrebbe rifilato all'avversario: tre, quattro, cinque... macché. Il campo ha restituito tutta un'altra musica, ben più armonica ed equilibrata a dispetto delle 104 posizioni di differenza nel ranking mondiale. Due a uno sofferto per il Brasile e applausi convinti agli asiatici.
Ovviamente la partita non è stata giocata alla pari, ci mancherebbe, ma la Corea ha saputo usare al meglio le armi a propria disposizione: attenzione, applicazione e tanto impegno nel chiudere ogni possibile spazio alla Seleçao che di contro ha messo in campo, per almeno un'ora, uno stucchevole quanto lento possesso palla più consono al "Joga Bonito" da spiaggia che a una competizione mondiale. L'unico a ballare un po' di samba anche nel gelo sudafricano è stato Robinho con giocate che - a dire il vero - spesso sono risultate fini a sé stesse.
Il sogno coreano si è però infranto quasi dopo un'ora di gioco contro l'astro e il genio di Maicon, capace di sbloccare il risultato con una magia da fondo campo. Un esterno destro a rientrare che sorprende il portiere e marca la differenza tra due squadre mai così vicine seppur così lontane nel modo di interpretare e giocare il calcio. Lo stesso sogno però non si è spento neppure dopo il gol di Elano a un quarto d'ora dal termine col commovente impegno di Tae Se e compagni che ha trovato il giusto premio a un minuto dal termine con la rete di Yun Ji. Un'azione e una rete da applausi come tutta la prova dei coreani che nel finale hanno anche sfiorato il colpaccio.
Per quanto riguarda il Brasile, Dunga farebbe bene a preoccuparsi. Se è vero che il samba a certe latitudini, soprattutto d'inverno, non si balla è anche vero che una prestazione così sottotono contro una squadra oggettivamente non paragonabile ai verdeoro non è giustificabile, nemmeno se si parla di carichi di lavoro. Quello suonato da Yun Ji è stato un campanello d'allarme e Dunga, se vuole tornare a casa sano e salvo, farebbe bene a non sottovalutarlo.
IL TABELLINO
BRASILE - COREA DEL NORD 2-1
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Maicon 7, Lucio 5.5, Juan 6.5, Bastos 6.5; Gilberto Silva 6, Melo 6.5 (38'st Ramires sv); Elano 6.5 (27' st Dani Alves sv), Kakà 5 (32' st Nilmar 6.5), Robinho 6; Luis Fabiano 4.5. A disposizione: Gomes, Doni, Luisao, Thiago Silva, Gilberto, Josuè, Baptista, Kleberson, Grafite. All:. Dunga.
COREA DEL NORD (5-4-1): Myong Ri 6; Jong Cha 6, Kwang Ri 6, Yun Ji 7, Li 6; In Mun 6 (35' st Kim sv), Yong An 6, Nam Pak Chol 6, Chol An 6; Yong Hong 6, Jong Tae Se 6.5. A disposizione: Gil, Won, Won, Li, Jin, Chol, Pak Nam, Hyok, Jun, Myong, Kim, Sung Hyok, Chol. A disposizione: Kim Jong Hun.
ARBITRO: Kassai (Ungheria)
MARCATORI: 9' st Maicon (B), 26' st Elano (B), 44' st Yun Ji (C)
AMMONITI: Ramires (B)
ESPULSI: nessuno
15 giugno 2010